THE GOOD THE BAD AND THE QUEEN

NOTE

L’alternative rock sara’ il protagonista di questa speciale serata. 
Il super gruppo formato da DAMON ALBARN (voce e mente dei Blur e Gorillaz), PAUL SIMONON (leggendario bassista dei TheClash), TONY ALLEN (batterista ed icona dell’afrobeat) e SIMON TONG (chitarrista dei Verve) ha scelto Luccca per il loro unico concerto nel nostro paese.

The Good, the Bad & the Queen è un supergruppo formato da Damon Albarn, frontman dei Gorillaz e dei Blur, l'ex chitarrista dei Verve, Simon Tong, il bassista Paul Simonon dei leggendari Clash e il batterista nigeriano Tony Allen che ha suonato per anni con Fela Kuti, icona dell'afrobeat. Il 16 novembre 2018 il gruppo ha pubblicato il suo secondo album, Merrie Land, prodotto da Tony Visconti, l'uomo dietro l'ultimo capolavoro di David Bowie, Blackstar. L'album ha tracciato un percorso dalla tradizione del music hall inglese fino all'Africa occidentale e all'Afrobeat, zigzagando tra le Indie Occidentali con il loro reggae e dub, per tornare in Inghilterra e alla scena punk londinese, al tempo stesso prendendo elementi dalla musica beat britannica degli anni '50 fino al Britpop

SABATO 20/07/2019 - LUCCA SUMMER FESTIVAL - Piazza Napoleone ORE 21,30

NOTE

L’alternative rock sara’ il protagonista di questa speciale serata. 
Il super gruppo formato da DAMON ALBARN (voce e mente dei Blur e Gorillaz), PAUL SIMONON (leggendario bassista dei TheClash), TONY ALLEN (batterista ed icona dell’afrobeat) e SIMON TONG (chitarrista dei Verve) ha scelto Luccca per il loro unico concerto nel nostro paese.

The Good, the Bad & the Queen è un supergruppo formato da Damon Albarn, frontman dei Gorillaz e dei Blur, l'ex chitarrista dei Verve, Simon Tong, il bassista Paul Simonon dei leggendari Clash e il batterista nigeriano Tony Allen che ha suonato per anni con Fela Kuti, icona dell'afrobeat. Il 16 novembre 2018 il gruppo ha pubblicato il suo secondo album, Merrie Land, prodotto da Tony Visconti, l'uomo dietro l'ultimo capolavoro di David Bowie, Blackstar. L'album ha tracciato un percorso dalla tradizione del music hall inglese fino all'Africa occidentale e all'Afrobeat, zigzagando tra le Indie Occidentali con il loro reggae e dub, per tornare in Inghilterra e alla scena punk londinese, al tempo stesso prendendo elementi dalla musica beat britannica degli anni '50 fino al Britpop

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